Manutenzione straordinaria di tetti e coperture: le regole

Manutenzione straordinaria di tetti e coperture

Manutenzione straordinaria di tetti e coperture

La manutenzione straordinaria di tetti e coperture è fondamentale anche per le strutture più resistenti e durature. Tutti gli edifici infatti subiscono danni causati dall’usura: prendersi cura delle coperture con interventi straordinari consente di preservarne la funzionalità e garantire la salute dell’intera struttura.

Cos’è una manutenzione straordinaria

Dopo aver appurato quanto sia fondamentale la manutenzione del tetto e delle coperture, bisogna distinguere fra lavori di tipo ordinario o straordinario. La prima grande differenza sta nei titoli autorizzativi. I lavori minori di manutenzione infatti non necessitano di questa documentazione. La riparazione e la pulizia del canale di grondaia, il ripristino dei fissaggi meccanici per le coperture metalliche oppure la sostituzione di alcune tegole sono delle operazioni che sono molto utili e non prevedono nessun obbligo verso il Comune. Resta, ovviamente, la responsabilità del committente nella prevenzione dei rischi di infortunio. La manutenzione straordinaria invece comprende lavori che implicano una attività a carattere straordinario. Si tratta di operazioni per cui va richiesto un titolo autorizzativo al proprio Comune.

Manutenzione straordinaria, regole e permessi

A seconda della tipologia di lavori e dei diversi regolamenti comunali, sarà necessario l’intervento di professionisti per presentare la SCIA (Segnalazione Asseverata Inizio Attività) oppure la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata). In entrambi i casi è possibile iniziare il giorno stesso i lavori, presentando la documentazione. In linea di massima basterà una CILA per le opere di manutenzione straordinaria senza delle variazioni rispetto alla attuale configurazione. La SCIA invece sarà utile se si dovessero apportare delle modifiche di tipo estetico o legate alla tipologia di elemento per la copertura.

Potrebbero essere richiesti altri titoli autorizzativi nel caso in cui l’immobile sia in zone a vincolo paesaggistico, a meno di 150 metri dai corsi d’acqua superficiali. In questi casi sarà il professionista incaricato a valutare la presenza dei vincoli possibili, studiando il modo di fare un ottimo lavoro, ma nel rispetto di quanto indicato dalla legge.

Progettazione e realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria

Per la manutenzione straordinaria la legge preveda che venga nominato un Progettista e Direttore dei Lavori che avrà la responsabilità di

  • Verificare la conformità alla normativa urbanistica del progetto;
  • Individuare il titolo autorizzativo giusto;
  • Verificare che quanto realizzato sia sempre conforme al progetto.

Nei lavori di manutenzione straordinaria del tetto è di norma indispensabile la figura del Coordinatore per la Sicurezza che redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento. Questa operazione è necessaria, ad esempio, se oltre a chi realizza la copertura sono chiamati a intervenire l’installatore di gru oppure il ponteggista. Nei casi in cui questa figura non è necessaria, basterà che l’unica impresa operante si occupi di scrivere il Piano Operativo della Sicurezza (POS).

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