Muffa in casa: le cause e come riconoscerla

Muffa in casa

Muffa in casa

La muffa in casa è un problema molto comune, imparare a riconoscerla e trovare le cause è fondamentale per risolvere questo disagio che può causare danni non solo all’abitazione, ma anche alla salute delle persone.

Il primo campanello d’allarme è rappresentato da macchie umide che possono comparire sui muri. Si tratta, a volte, di segni piccoli, che col tempo tendono ad aumentare, e che potrebbero mettere seriamente a repentaglio il comfort della casa. Muffe e batteri infatti tendono a proliferare, provocando molti danni alla salute e portando a conseguenze per l’arredo e gli interni. È possibile prevenire umidità e muffa? La risposta è sì, ma è necessario conoscere bene questo fenomeno.

Muffa in casa, un problema comune

Le muffe sono un insieme di miceli con aspetto e colore diversi a seconda della tipologia di spore coinvolte e delle condizioni ambientali in cui si verifica la proliferazione. La formazione della muffa sui muri è causata solitamente alla migrazione di minuscole spore che vengono prodotte dai funghi e che, trasportate nell’aria, si depositano sulle superfici che ritengono ospitali perché caratterizzate da scarsa ventilazione e un eccesso di umidità. In queste particolari condizioni le spore germinano e si moltiplicano, creando una serie di puntini scuri che, con il tempo, si trasformano in grandi macchie spugnose.

In questo caso è importante sottolineare che questi microrganismi sono in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di superficie con le giuste condizioni. Dunque non solo le pareti di casa, ma anche i libri, i divani o i vestiti. Da ciò è facile intuire quanto sia importante arginare da subito il fenomeno dell’umidità, per evitare che la muffa possa diffondersi in modo incontrollato, mettendo a rischio comfort abitativo e salute degli inquilini.

Muffa in casa, le cause

Le cause della muffa in casa possono essere diverse. A contribuire alla sua formazione vi sono fattori come l’eccessiva umidità, la scarsa ventilazione o un insufficiente isolamento termico, ma anche la mancata esposizione alla luce solare e una inadeguata manutenzione. L’umidità, ovviamente, gioca un ruolo primario. Senza di essa infatti la muffa non potrebbe esistere. In particolare nei mesi invernali l’umidità raggiunge delle percentuali elevate per via della differenza marcata d temperatura fra interno ed esterno. Questa differenza crea dei punti di condensa che causano la formazione di goccioline d’acqua sul muro. A incentivare questo fenomeno ci sono poi i ponti termici, ossia una “discontinuità di isolamento termico che si può verificare in corrispondenza agli innesti di elementi strutturali (solai e pareti verticali o pareti verticali tra loro)”, come spiega il Dlgs 192 del 2005.

Le conseguenze della muffa sui muri

Le conseguenze causate dalla formazione di muffa sui muri sono più o meno gravi. Se degenera infatti questo problema può portare a un deterioramento sempre più grave delle finiture dell’edificio. Può colpire intonaci e arredi, oltre a tutto ciò che si trova negli interni, arrivando a minacciare la salute delle persone. Quest’ultime potrebbero manifestare allergie alle vie respiratorie, irritazioni a occhi e pelle, oltre al peggioramento di malattie specifiche come asma e bronchite. Agire in modo tempestivo, dunque, è d’obbligo.

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