Come trasformare una copertura piana in giardino pensile

Giardino pensile

Giardino pensile

Trasformare una copertura piana in un giardino pensile è una soluzione che viene adottata da sempre più persone. Si tratta infatti di un sistema che ha moltissimi vantaggi, non solo estetici e ambientali, ma anche funzionali.

I vantaggi di un giardino pensile

Un “tetto verde” d’altronde offre moltissimi vantaggi. Per prima cosa rispetta l’ambiente e consente di ricreare per molte specie faunistiche e floristiche degli habitat naturali in luoghi in cui rischiano di scomparire. Permette inoltre la regolazione idrica grazie alla capacità di trattenere l’acqua piovana e di restituirla: essa infatti ritorna nell’ambiente attraverso il processo di evaporazione e, solo in parte, in forma liquida. Un vantaggio soprattutto se si vuole alleggerire il carico che pesa sulla rete fognaria.

Non solo, il fenomeno dell’evaporazione aiuta anche a mitigare le temperature, agendo in modo positivo sul microclima, mentre la vegetazione consente di catturare le polveri inquinanti, migliorando la qualità dell’aria che respiriamo. I vantaggi sono presenti persino dal punto di vista acustico poiché la copertura verde regala un buon isolamento dai rumori ce provengono dalla strada. Il giardino pensile dunque non è solamente bello, ma prima di tutto utile.

Trasformare una copertura piana in giardino pensile

Trasformare un tetto piano (lastrico solare, parcheggio, terrazzo condominiale o capannone) in un giardino pensile è semplice, ma sono necessari alcuni accorgimenti ed è importante rivolgersi ai professionisti giusti. Innanzitutto è necessario valutare il manto impermeabile esistente perché potrebbe risultare non idoneo. In questo caso andrà sostituito e reso funzionale allo scopo che si vuole raggiungere. Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione è indispensabile tenere conto del fatto che si avrà una stratigrafia complessa con strati drenanti, di coltivazione e di accumulo per consentire alle piante di crescere rigogliose anche là dove non potrebbero.

Per realizzare al meglio un giardino pensile dunque sarà necessario realizzare un progetto di comune accordo con tecnico delle impermeabilizzazioni, paesaggista e ingegnere strutturista. Quest’ultima figura è importantissima poiché con la creazione del giardino pensile verranno aggiunti dei pesi per cui la copertura non era stata progettata inizialmente. In gergo tecnico si parla di “carichi accidentali” che diventano “carichi propri” ossia una parte della struttura stessa. Terminato questo passaggio si potrà decidere cosa mettere sulla copertura, personalizzando il giardino pensile.

Cosa piantare nel giardino pensile

Un giardino pensile può accogliere qualsiasi tipologia di piante e fiori in base ai gusti e alle esigenze. Ovviamente tutto andrà studiato e scelto con un esperto. In caso Di dubbi è sempre meglio limitare le piante e puntare sul manto erboso o il seedum, una piantina grassa che crea un manto molto bello e fiorito. Attenzione alla manutenzione del verde: in questa fase infatti va ricordato che sotto il manto erboso si trova lo strato impermeabile, quindi o si pone rimedio a eventuali danni in fase costruttiva oppure il giardiniere dovrà saper bene cosa fare e cosa invece evitare.

Copertura piana e giardino pensile: un consiglio utile

Trasformare una copertura piana in un giardino pensile è un’ottima soluzione per portare il verde anche in città e per rendere più bello ed ecologico un edificio. C’è però un aspetto da considerare e che è importante sottolineare. Quando il tetto piano verrà trasformato arrivare al manto impermeabile risulterà piuttosto difficile. Dunque cosa fare? Una soluzione – considerando che in futuro potrebbero esserci dei danneggiamenti e necessità di intervenire – è quella di inserire un sistema di tracciamento che consenta di fare ricerche in caso di infiltrazioni future senza dover per forza scavare, distruggere il giardino o bucare il manto.

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