Come impermeabilizzare una copertura piana

Copertura piana

Copertura piana

L’impermeabilizzazione delle coperture piane è un tema ancora poco conosciuto, ma fondamentale. Quando pensiamo a un edificio dovremmo considerarlo come un organismo costituito da parti che sono connesse fra loro e necessita di una grande attenzione, sia in fase di progettazione che di manutenzione, per garantire che tutto il “sistema” funzioni in modo perfetto. Fra gli elementi più importanti ci sono senza dubbio le pareti e la copertura che fungono da confine rispetto all’esterno e proteggono l’edificio dagli agenti atmosferici.

A chiudere rispetto all’esterno tale organismo ci sono le pareti e la copertura ed entrambe vanno tenute nella giusta considerazione, per poter proteggere la nostra casa dagli agenti atmosferici. La progettazione e la posa eseguite in modo corretto sono un requisito indispensabile per garantire un’ottima performance. Spesso infatti anche un solo piccolo errore può provocare delle infiltrazioni dall’esterno e compromettere in termini strutturali ed energetici la prestazione del sistema costruttivo.

Le problematiche delle coperture piane

Nelle coperture piane spesso sono riscontrate alcune problematiche. Ad esempio quelle legate alla formazione di acqua stagnante nell’area del massetto per via di una non corretta pendenza. In alcuni casi possono verificarsi delle dilatazioni termiche che coinvolgono lo strato impermeabile, particolarmente sensibile alle escursioni termine. In altri può avvenire un distacco delle piastrelle, con la formazione di crepe in seguito a una riduzione dell’adesione della colla causato dalla formazione di vapore acqueo negli strati sottostanti.

Impermeabilizzare una copertura piana

Prima di impermeabilizzare una copertura piana è importante prendere in considerazione alcuni fattori. Va infatti valutato non solo come è stata costruita, ma bisogna prendere in considerazione e analizzare ciò che potrebbe incidere sul manto e danneggiarlo nel tempo. Pendenze errate, sfregamento di polveri e sabbie, nubifragi accompagnati da una scarsa ricezione degli impianti fognari: questi sono solamente alcuni dei problemi che vanno affrontati. Di certo una panacea non esiste, ma è d’obbligo comprendere che tutto parte da una buona metodologia di lavoro costituita da un’ottima progettazione, una posa eccellente e il giusto prodotto.

Quando ci apprestiamo a lavorare su una copertura piana dobbiamo tenere conto di determinati elementi. Stiamo rifacendo una copertura ex novo oppure la stiamo realizzando per la prima volta? Ci sono delle differenze che, anche se piccole possono risultare essenziali. Se scegliamo di rifare una copertura vecchia infatti di sicuro è perché ha subito delle infiltrazioni che avranno provocato dei danni al supporto. In entrambi casi andrà valutato il metodo di costruzione della copertura e il suo scopo. Tutto infatti si può impermeabilizzare, ma per farlo è opportuno progettare accuratamente la metodologia di posa e scegliere il materiale da utilizzare.

I materiali per impermeabilizzare una copertura piana

Normalmente per le coperture piane, sia civili che industriali, viene scelta la guaina bituminosa che si può posare in mono oppure in doppio strato. In Italia si sono diffusi anche i sistemi sintetici come PVC, TPO, EVA ed EPDM. La nuova frontiera è invece rappresentata dai sistemi liquidi che stanno conquistando sempre maggiori fette di mercato.

Qual è il materiale più idoneo per impermeabilizzare? Non esiste una scelta migliore dell’altra, ma la decisione va presa a seconda dei casi, valutando molti fattori. Ad esempio lo studio delle sollecitazioni della copertura, la reperibilità sul mercato, la capacità dell’operatore di usare il materiale scelto e le condizioni ambientali.

Il vero fulcro della questione, d’altronde, resta sempre uno: la manutenzione. Quando si parla di coperture piane e impermeabilizzazione infatti ciò che diventa fondamentale sono le pratiche manutentive e la periodicità delle manutenzioni. Ad esempio le guaine bituminose rendono più semplici e facili le piccole riparazioni, mentre nel caso dei materiali sintetici la questione sarà un po’ più complicata perché più passa il tempo e meno sarà riparabile il vecchio manto. Per questo motivo per scegliere il tipo di manto è indispensabile rivolgersi a un tecnico specializzato che saprà prevedere come si comporterà il materiale in futuro, studiando la soluzione migliore per la copertura piana.

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