Infiltrazioni acqua cantina condominio: chi paga?

Infiltrazione

Infiltrazione

Quando si verificano infiltrazioni d’acqua nella cantina di un condominio chi paga? La prima cosa da fare in questi casi è verificare la fonte del danno. Soprattutto nei condomini molto spesso la causa di questi problemi deriva da una cattiva manutenzione dell’edificio e in particolare dei muri perimetrali da cui scende l’acqua piovana, provocando il danno all’immobile interrato.

In alcuni casi l’origine può essere anche una cantina attigua munita d’acqua e dunque con tubazioni posizionate sul muro di confine. Il più delle volte in ogni caso le infiltrazioni sono provocate da gravi difetti di costruzione con pareti che non sono state sottoposte a trattamenti di impermeabilizzazione.

Cosa sono le infiltrazioni

Con il termine infiltrazione si intende un fenomeno fisico che si genera con l’attraversamento di un liquido su una superficie solida. Spesso l’acqua si insinua nelle pareti, nei muri e nei lastrici solari causando dei danni. I modi in cui si manifesta l’infiltrazione sono vari e sono imputabili a differenti cause: gocciolamento continuo, stillicidio, chiazza bagnata o umidità. Può riguardare il soffitto dell’abitazione, ma anche il pavimento, provocando un’umidità di risalita.

Infiltrazioni: chi paga?

Quando si parla di infiltrazioni e di responsabilità collegate si guarda a un riferimento normativo specifico. Si tratta dell’art. 2051 c.c. che dispone che ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia. Il nesso di causalità che esiste fra la responsabilità e il danno arrecato può venire meno solamente nel caso in cui intervenga un evento oggettivo esterno che è rappresentato da cosiddetto caso fortuito. Secondo la giurisprudenza il caso fortuito è un fattore che non è riconducibile al comportamento del soggetto responsabile, ma a un elemento causale esterno che è caratterizzato da inevitabilità e imprevedibilità.

Il condominio dunque è considerato dalla legge il custode dei beni comuni con l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per evitare che i beni possano arrecare un danno a terzi o singoli condomini. Allo stesso modo il proprietario di un appartamento può rispondere per eventuali problemi cagionati dalle proprie cose. La chiave di volta dunque, ancora una volta, sta nella causa dell’infiltrazione.

Infine la Corte di Cassazione infatti ha chiarito che se l’acqua piovana si infiltra in un singolo terrazzo che non copre l’intero edifico a risarcire il danno sarà il proprietario dell’immobile a cui appartiene. Al contrario se il terrazzo da cui è nata l’infiltrazione copre tutto il condominio, la responsabilità e il risarcimento saranno ripartiti per un terzo fra il proprietario dall’appartamento e per due terzi fra i condomini che possiedono unità immobiliari coperte dal terrazzo.

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