Cappotto termico: cosa è e a cosa serve

Cappotto termico

Cappotto termico

Cosa è e a cosa serve il cappotto termico? Si tratta di una soluzione che consente di diminuire il dispendio di energia e di regalare un migliore comfort all’edificio. Questa tecnica di isolamento acustico e termico si realizza con l’applicazione di alcuni strati isolanti sulle pareti della struttura.

Cos’è e come funziona il cappotto termico

Il cappotto termico, denominato anche cappotto isolante, è un intervento di coibentazione termica che si effettua su un edificio. Consiste nell’applicazione di una serie di pannelli che isolano l’edificio dall’esterno, proteggendolo sia dal caldo che dal freddo. Ha un vantaggio duplice: consente di migliorare il risparmio energetico e aumenta il suo valore sul mercato.

Quando sceglierlo? Tutto dipende dalla tipologia di edificio. Il cappotto esterno è indicato soprattutto per strutture indipendenti come i villini unifamiliari o facciate di palazzi. Questa soluzione regala un isolamento che aiuta a contrastare anche l’insorgenza di umidità o muffa. Il cappotto termico interno invece prevede un lavoro fatto all’interno e più veloce.

I vantaggi

Il cappotto termico garantisce molti vantaggi. Questa soluzione perfeziona infatti l’isolamento acustico e termico, riducendo il fabbisogno energetico della struttura. Aiuta inoltre a tagliare i costi in bolletta, mentre a beneficiarne è l’estetica dell’edificio. Di conseguenza aumenta il valore dell’immobile.

I bonus e cosa dice la legge

Il cappotto termico rientra nel Superbonus e quali sono le regole al riguardo? Su questo tema ci sono moltissime domande. Di recente proprio l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, come indicat dalla circolare n. 24/E dell’8 agosto 2020, par. 1.1, il Superbonus “non si applica agli interventi realizzati sulle parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate di un edificio interamente posseduto da un unico proprietario o in comproprietà fra più soggetti”.

Con una circolare, l’Agenzia delle Entrate ha inoltre fatto delle precisazioni che riguardano la creazione del cappotto termico, ossia “l’involucro” che garantisce una maggiore efficienza termica. La legge di Bilancio 2020 stabiliva l’obbligo di realizzarlo quando c’era una ristrutturazione dell’intonaco di un edificio per oltre il 10% della superficie opaca. Ora si precisa che le cose cambiano se le facciate “sono rivestite in piastrelle o con altri materiali che non rendono possibile un intervento influente da un punto di vista termico se non mutando completamente l’aspetto dell’intero edificio”.

Bisogna dunque calcolare il rapporto fra la restante superficie della facciata interessata dall’intervento e il lordo di tutta superficie disperdente. Dunque se in una facciata da 500 metri quadri ci sono 250 metri quadri piastrellati, la zona da considerare non sarà il 100% ma il 50%. Se la facciata fosse totalmente piastrellata non ci sarebbe inoltre alcun obbligo di eseguire un lavoro di risparmio energetico e il bonus facciate del 90% verrebbe erogato lo stesso.

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