Design e architettura: tendenze emergenti
Un’analisi delle tendenze emergenti in design e architettura nell’edilizia moderna: quali sono e i vantaggi
Approfondiamo un aspetto molto importante per quanto riguarda il settore dell’edilizia moderna, quello legato alle tendenze emergenti e al futuro dell’architettura e del design. Parliamo quindi di tutte quelle che possiamo definire come innovazioni, i vari approcci e le tecnologie che oggi – pian piano, ma neanche troppo – stanno modificando profondamente il modo in cui stiamo progettando, costruendo e gestendo gli edifici, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico, che dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Si tratta in particolare di nuove direzioni di sviluppo, che stanno prendendo (e prenderanno sempre più) piede nel settore, mosse anche da differenti fattori quali:
- l’evoluzione delle tecnologie digitali;
- i cambiamenti normativi;
- la trasformazione e il rinnovamento del mercato;
- il bisogno di ridurre l’impatto sull’ambiente;
- le esigenze abitative e lavorative sempre più differenti e in continuo mutamento.
Nel 2025, comunque, possiamo permetterci di dire che l’architettura contemporanea richiede un approccio che possiamo definire olistico: sostenibile, tecnologico, studiato sensorialmente e profondamente connesso con il contesto.
Tendenze emergenti chiave in design e architettura
Quali sono le principali tendenze per il futuro del settore edile, partiamo dalle nuove tecnologie, dai materiali innovativi e dall’evoluzione nella costruzione, per il benessere degli occupanti e non solo:
- costruzione prefabbricata e moduli: standardizzazione e rapidità costruttiva, in modo da ridurre gli sprechi e i tempi di realizzazione, creando edifici che si assemblano come i famosissimi LEGO;
- costruzione ibrida: assistiamo anche a un perfetto mix tra prefabbricazione e personalizzazione on-site, l’idea perfetta per avere abitazioni urbane veloci e flessibili;
- Intelligenza Artificiale e Smart Buildings: automazione IoT, ottimizzazione energetica in tempo reale e manutenzione predittiva grazie all’AI;
- utilizzo di Digital Twin e realtà immersiva, quindi di modelli virtuali che possono simulare sia edifici che intere città. Questo favorisce l’ottimizzazione dei consumi e migliora l’aspetto della pianificazione urbana;
- spazi multifunzionali, pareti mobili, arredamenti trasformabili e ambienti adattabili, in grado di rispondere alle esigenze quotidiane e urbane di chiunque, in possibile evoluzione e mutamento;
- edifici progettati per garantire agli utenti il benessere psicofisico, costruiti utilizzando materiali naturali, luce regolata secondo il ritmo circadiano, aree per meditazione e qualità dell’aria curata (è quella che oggi viene definita wellness architecture);
- realizzazione di edifici moderni dotati di facciate reattive, fotovoltaiche e bioplastiche. Questo nuovo approccio e le tendenze emergenti nel settore ridisegnano il rapporto tra edifici e clima, usando involucri che si adattano a condizioni esterne variabili, migliorando l’efficienza energetica e il comfort all’interno degli ambienti stessi;
- possiamo parlare di design esperienziale, culturale e sensoriale, utilizzando geometrie, suoni, luci e materiali che stimolano emozioni positive come concentrazione e calma;
- resta molto importante l’aspetto legato all’identità locale, quindi oggi – nonostante si parli di edilizia moderna e tendenze emergenti – abbiamo a che fare con un modello di architettura radicato nella cultura, nell’arte e nei materiali tradizionali locali.
Design e architettura: l’importanza del verde e della natura
Tra le tendenze emergenti nel settore dell’edilizia, ci sono vari aspetti legati all’ecosostenibilità e all’ambiente, come:
- bioarchitettura e sostenibilità: utilizzo di materiali eco-compatibili (come per esempio la paglia, il bambù, il legno certificato, il sughero, il calcestruzzo a basso impatto), con prestazioni ambientali, tecniche e acustiche eccellenti. A questo si aggiunge il concetto di bioarchitettura, ovvero un approccio al settore che rispetti però ambiente ed ecosistema, orientato al benessere delle persone;
- riutilizzo creativo: partendo da vecchi edifici industriali o dismessi, questo nuovo approccio riduce l’impronta di carbonio e preserva il patrimonio storico dei luoghi di interesse;
- design circolare, significa imparare a costruire pensando al ciclo di vita degli edifici, con materiali che sono stati già progettati per essere riusati o riciclati anche in futuro;
- integrazione di elementi naturali all’interno delle costruzioni di oggi e domani: realizzazione di giardini verticali, tetti verdi – di cui abbiamo tanto parlato – ma anche di aree interne luminose, utilizzando materiali organici in grado di migliorare la salute, il benessere e la concentrazione degli occupanti;
- fusione tra brutalismo e vegetazione (quello che oggi viene definito come eco-brutalismo), utilizzando cortecce verdi, realizzando facciate ruvide al tatto e con l’aiuto di materiali grezzi che valorizzano biodiversità e sostenibilità urbana;
- biodesign e uso di materiali viventi come il micelio (funghi), batteri, alghe per muri isolanti e facciate che purificano l’aria e producono energia.