Best practice per la gestione rifiuti edili in cantiere sostenibile
In questo articolo stiliamo le linee guida utili per una gestione rifiuti edili responsabile ed efficace, con focus su economia circolare e cantiere green
Tra i temi centrali per le aziende del settore oggi troviamo anche la gestione rifiuti edili, focus per tecnici, imprese di costruzioni e varie realtà del comparto.
Gestire in maniera inefficiente i rifiuti edili comporta una serie di problemi, tra cui:
- aumento dei costi di cantiere;
- impatto negativo sull’ambiente;
- riduzione delle possibilità di recupero dei materiali.
Se invece le imprese applicano i criteri di economia circolare, allora è possibile trasformare ogni rifiuto in una risorsa, andando a migliorare quindi l’aspetto della competitività e soprattutto della sostenibilità aziendale.
Vediamo insieme le linee guida con le migliori pratiche da seguire per la gestione rifiuti edili in cantiere green.
Gestione efficiente e pianificazione preliminare
Pianificare è sicuramente la via migliore per una gestione efficiente dei rifiuti in cantiere, ogni buona pratica nasce ancor prima dell’apertura del cantiere stesso.
Cosa è necessario fare:
- decidere e analizzare quali materiali verranno utilizzati in cantiere e quali invece sono quelli che dovranno essere rimossi;
- realizzare un piano di gestione rifiuti edili, facendo delle stime realistiche delle quantità e delle tipologie;
- prevedere degli spazi per lo stoccaggio sicuro dei vari materiali recuperabili;
- decidere in anticipo a quali impianti di recupero autorizzati e fornitori affidarsi.
Solo grazie a questa fase di analisi preliminare è possibile ottimizzare la logistica, i tempi e i costi, riducendo anche gli sprechi.
Economia circolare e separazione dei materiali
Questa fase è il fulcro dell’economia circolare: separare i materiali, facendo una vera e proprio raccolta differenziata in cantiere, fondamentale per aumentare la percentuali di materiali riutilizzabili.
Come? Best practice:
- usare contenitori appositi con etichette e facilmente accessibili per tutti gli operatori in cantiere;
- tenere separati tutti i flussi principali, tra cui gli inerti (mattoni, ceramiche e calcestruzzo), i metalli, il vetro, la plastica, il gesso e il legno;
- disporre di una zona dedicata ai rifiuti pericolosi, che deve essere ben segnalata e isolata, dedicata a oli o materiali nocivi, vernici o altre sostanze.
In questo modo è possibile recuperare una quota molto maggiore dei rifiuti, che supera spesso il 70%.
Trasformare rifiuti edili cantiere: riciclo materiali riutilizzo
L’obiettivo dell’economia circolare è mantenere il valore dei materiali il più a lungo possibile, vediamo ora degli esempi tra i più utilizzati:
- recupero del legno che viene poi riutilizzato direttamente o per produrre pannelli;
- materiali inerti e calcestruzzo schiacciati per il riuso come sottofondi in cantiere;
- recupero di vetro e plastica per l’utilizzo in nuovi cicli produttivi;
- metalli riciclati quasi totalmente grazie al loro valore intrinseco.
Favorire il riciclo è un’azione volta alla sostenibilità ambientale, è vero, ma si tratta anche di un’opportunità economica che mira a ridurre i costi di smaltimento.
Tracciabilità e conformità, l’importanza della documentazione
Una gestione responsabile dei rifiuti in cantiere passa anche attraverso un’attenta tracciabilità degli stessi, questo significa che è fondamentale tenere:
- formulari che accompagnano ogni trasporto;
- registri di carico e scarico sempre aggiornati;
- autorizzazioni dei trasportatori e degli impianti, da verificare costantemente;
- documenti completi in grado di tutelare l’azienda da sanzioni e di garantire la trasparenza.
L’importanza della formazione del personale
In ogni caso, è fondamentale sapere che tutto quello che abbiamo detto finora non funziona e ha poco senso se prima di tutto il personale in cantiere non è formato adeguatamente. Cosa bisogna fare a riguardo:
- realizzare sessioni formative brevi con focus su sicurezza, separazione dei materiali e procedure varie per il corretto smaltimento dei rifiuti in cantiere, e non solo;
- fornire cartelloni ben visibili e istruzioni chiare e dettagliate;
- prevedere controlli periodici per il monitoraggio del rispetto delle regole.
Avere degli operatori informati significa meno errori, meno costi e più materiali recuperati.
Materiali sostenibili e monitoraggio: i vantaggi
Come abbiamo già sottolineato, l’economia circolare parte già durante la fase di progettazione, per questo motivo chi lavora in un cantiere dovrebbe sapere che è meglio preferire materiali riciclati certificati, prodotti in grado di facilitare il riuso, quindi smontabili e modulari, componenti che hanno bisogno di manutenzione semplice e caratterizzati da una lunga durata. Come è facile immaginare, questa tipologia di approccio riduce gli sprechi e la produzione di rifiuti alla radice.
Per quanto riguarda la fase di monitoraggio e controllo, è fondamentale per poter ottimizzare la gestione dei rifiuti nel lungo periodo, e le metriche a cui affidarsi dovrebbero essere principalmente:
- la percentuale di materiali che vengono recuperati e quindi potenzialmente riutilizzabili rispetto al totale dei materiali usati nei cantieri;
- la riduzione degli sprechi di materiale durante le fasi di lavorazione;
- i costi di smaltimento e la loro evoluzione.
Non tutti sono così attenti a questa fase, ma il monitoraggio è molto importante perché permette di individuare (o almeno, aiuta a farlo) soluzioni sempre più sostenibili e convenienti.
Per concludere, ci teniamo a sottolineare quanto adottare delle linee guida e delle best practice per una gestione responsabile dei rifiuti edili in cantiere si traduce in un miglioramento tangibile della sicurezza del cantiere stesso, oltre che in una significativa riduzione dei costi e in un aumento concreto della sostenibilità del lavoro svolto. L’economia circolare non è solo un valore aggiunto ambientale, ma possiamo definirla come una vera e propria strategia competitiva che dà alle imprese la capacità di distinguersi sul mercato rispetto ai concorrenti, oggigiorno fattore ormai fondamentale.


