Urbanistica e sviluppo sostenibile: costruire le città di domani 

Urbanistica e sviluppo sostenibile: costruire le città di domani 

Urbanistica e sviluppo sostenibile: costruire le città di domani

Come l’urbanistica e lo sviluppo sostenibile stanno plasmando le città del futuro

Parliamo oggi di città del futuro e di come lo sviluppo e l’urbanistica sostenibile siano due componenti fondamentali per la loro realizzazione. Viviamo l’epoca in cui l’innovazione passa attraverso ogni singolo dettaglio, in ogni settore lavorativo, nel quotidiano, nella vita di ognuno di noi. Ebbene, anche nell’edilizia esiste appunto lo sviluppo urbano, esiste l’urbanistica sostenibile e tutti questi piccoli grandi tasselli che messi insieme servono per la realizzazione – appunto – delle città del futuro.

Ma cosa significa, in realtà, realizzare “città del futuro”? In particolare, si tratta di creare dei centri urbani che non siano solo ospitali per i cittadini e i lavoratori che li vivono, ma in grado di affrontare tutte quelle che sono oggi le sfide sociali, ambientali ed economiche dell’epoca moderna. Vediamo quindi quali sono i concetti chiave legati a quanto appena spiegato e le principali strategie messe in atto.

Città del futuro e urbanistica sostenibile

Partiamo proprio dalle basi e definiamo quindi cosa si intende per urbanistica: la disciplina che studia l’uso e l’organizzazione di un territorio urbano, appunto, pianificando e ottimizzando al meglio la gestione di spazi, mobilità, servizi vari in funzione del miglioramento della vita del cittadino. Lo sviluppo sostenibile di una città invece riguarda un modello di crescita legato alle aree urbane e in grado di soddisfare le esigenze di tutti, integrando al meglio economia, società e ambiente.

Detto ciò, possiamo anche definire quelle che oggi chiamiamo “città del futuro”, che saranno:

  • sostenibili, e quindi
  • a misura d’uomo, multifunzionali: in questo modo si riducono gli spazi, il consumo di suolo e la continua necessità di usare auto e mezzi di trasporto simili;
  • con ampi spazi verdi e tetti verdi sugli edifici, in modo da riuscire a mitigare almeno in parte gli effetti dannosi del cambiamento climatico in atto;
  • smart: ricche di servizi e mezzi tecnologici in grado di fornire maggiore efficienza nei trasporti, nei servizi pubblici, nella gestione dell’energia e dei consumi;
  • inclusive, e qui abbiamo dedicato un capitolo a parte all’inclusività delle città del futuro, che non devono far rimanere indietro nessuno, anzi, garantire un accesso equo a tutti i servizi, gli alloggi e le varie opportunità lavorative, e non solo, presenti sul territorio;
  • resilienti: si dice di città (ma anche di soggetti, servizi, funzioni) capaci di adattarsi ai cambiamenti, a possibili catastrofi o eventi climatici difficili, a crisi sociali.

Sostenibilità: quali strumenti urbanistici abbiamo

Quali sono gli strumenti per un’urbanistica sostenibile? Vediamo insieme i principali:

  • sicuramente dei PUG (piani urbanistici generali) che mirano alla densificazione sostenibile e alla rigenerazione urbana;
  • la promozione di una mobilità sostenibile, con reti ciclabili e zone pedonali attive, oltre al trasporto pubblico efficiente;
  • incentivare un’edilizia ecologica, quindi l’uso di materiali a basso impatto ambientale e impianti ad alta efficienza energetica;
  • la zonizzazione mista, che favorisce la vicinanza tra casa, lavoro e servizi.

Ci sono diverse città in Europa e nel mondo che oggi possiamo vedere come dei modelli da seguire, come per esempio Copenaghen, in cui si utilizzano quasi esclusivamente fonti di energia rinnovabile e soprattutto – come in altre città del nord Europa – la mobilità ciclabile è molto attiva e preferita rispetto al resto. Ci sono poi gli ecoquartieri di Freiburg, un altro esempio, con case passive, orti urbani e trasporto condiviso, e senza andare troppo lontani, un bell’esempio è anche quello del “Bosco Verticale” di Milano.

Quali sono le sfide per il futuro

Per realizzare delle vere e proprie città del futuro, ci sono ancora delle sfide aperte e importanti da vincere, tra qui quelle:

  • legate alla lotta all’esclusione sociale e alla gentrificazione;
  • che mirano alla riduzione delle emissioni inquinanti;
  • volte all’adattamento degli ambienti al cambiamento climatico in corso;
  • che hanno come obiettivo la partecipazione pubblica nei processi decisionali;
  • che mirano a gestire i flussi migratori e l’aumento della popolazione urbana.

È importante avere una visione sistemica e d’insieme per creare città del futuro in cui urbanistica e sostenibilità siano settori interdipendenti e non separati. Chiaramente non basta il lavoro di alcuni, ma è assolutamente necessaria la collaborazione delle amministrazioni, di ingegneri e architetti con le imprese, il coinvolgimento dei cittadini, per poter trasformare gli spazi urbani e renderli accessibili, equi, più vivibili e resilienti.

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